Atto d’accusa contro Israele per genocidio a Gaza: Prove inconfutabili e obblighi giuridici impellenti

Introduzione

Le azioni dello Stato di Israele a Gaza dal 7 ottobre 2023 costituiscono
inequivocabilmente un genocidio ai sensi della Convenzione per la
prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948,
supportate da prove convincenti provenienti da fonti autorevoli, tra cui
Amnesty International, organismi delle Nazioni Unite e eminenti studiosi
di genocidio. Questo memorandum sostiene che la condotta di Israele
soddisfa gli elementi giuridici del genocidio, comprendendo sia l’actus
reus (atto materiale) sia la mens rea (intenzione), attivando così gli
obblighi inderogabili degli Stati parte della Convenzione sul genocidio
e della dottrina della responsabilità di proteggere (R2P). La mancata
azione decisiva implica gli Stati e i loro funzionari in complicità,
esponendoli a responsabilità civile e penale per aver aiutato e
incoraggiato crimini di guerra, crimini contro l’umanità e il crimine di
genocidio.

Atto d’accusa: Prove inconfutabili di genocidio a Gaza

Actus Reus: Atti proibiti che costituiscono genocidio

La Convenzione sul genocidio elenca cinque atti proibiti, ciascuno dei
quali, se commesso con intenzione, costituisce genocidio. Le azioni di
Israele a Gaza soddisfano chiaramente tutti e cinque.

1.  Uccisione di membri del gruppo protetto:
    -   Israele ha causato la morte di oltre 50.000 palestinesi, inclusi
        migliaia di bambini, come documentato nel rapporto di Amnesty
        International del dicembre 2024.
2.  Causazione di gravi lesioni fisiche o mentali:
    -   Le azioni di Israele hanno ferito oltre 200.000 palestinesi,
        rendendo Gaza l’epicentro globale delle amputazioni infantili a
        causa di bombardamenti incessanti e della mancanza di strutture
        mediche.
    -   Il rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite
        Francesca Albanese di marzo 2024 sottolinea il profondo trauma
        subito da 1,9 milioni di sfollati.
3.  Imposizione deliberata di condizioni di vita calcolate per provocare
    la distruzione fisica:
    -   Da marzo 2025, l’assedio totale di Israele ha interrotto
        elettricità, acqua, carburante e aiuti, innescando la carestia,
        con il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che ha
        dichiarato: “Non un solo chicco di grano entrerà a Gaza.”
    -   Entro giugno 2025, Israele ha sganciato circa 90.000 tonnellate
        di esplosivi su Gaza, equivalenti alla potenza esplosiva di sei
        bombe di Hiroshima, distruggendo il 70% degli edifici
        residenziali, l’80% delle scuole e università e 33 ospedali,
        rendendo Gaza effettivamente inabitabile.
4.  Imposizione di misure per prevenire le nascite:
    -   La malnutrizione e il collasso del sistema sanitario hanno
        causato aborti diffusi, con neonati e bambini particolarmente
        vulnerabili alla carestia, ostacolando la continuità biologica
        del gruppo.
5.  Trasferimento forzato di bambini:
    -   Migliaia di bambini e neonati palestinesi sono stati uccisi,
        effettivamente “trasferiti nelle loro tombe” attraverso attacchi
        mirati, una grave violazione della Convenzione.

L’esecuzione simultanea di tutti e cinque gli atti proibiti sottolinea
la gravità della campagna genocida di Israele, con ogni atto
singolarmente sufficiente a stabilire l’actus reus.

Mens Rea: Intenzione specifica di distruggere

L’intenzione richiesta di distruggere il gruppo palestinese a Gaza, in
tutto o in parte, è stabilita inconfutabilmente attraverso la retorica
ufficiale, il sostegno sociale e il comportamento sistematico.

1.  Dichiarazioni disumanizzanti e genocidarie:
    -   Oltre 500 dichiarazioni di funzionari israeliani dal 7 ottobre
        2023, documentate da Law for Palestine, dimostrano l’intenzione
        genocida. Esempi notevoli includono:
        -   Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu (ottobre 2023), che ha
            invocato “Amalek”, un richiamo biblico alla distruzione
            totale.
        -   Il Ministro della Difesa Yoav Gallant (9 ottobre 2023), che
            ha definito i palestinesi “animali umani”.
        -   Il Ministro del Patrimonio Amichai Eliyahu (5 novembre
            2023), che ha sostenuto l’annientamento nucleare di Gaza.
        -   Il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich (2025), che ha
            imposto la carestia con “non un solo chicco di grano”.
    -   I canti annuali “Morte agli arabi” durante la Marcia della
        Bandiera a Gerusalemme riflettono un’ostilità sociale diffusa.
    -   Un sondaggio di Haaretz (23 maggio 2025) rivela che l’82% degli
        ebrei israeliani sostiene l’espulsione dei palestinesi da Gaza,
        dimostrando l’intenzione sociale.
2.  Mancato rispetto degli ordini della Corte Internazionale di
    Giustizia per prevenire il genocidio:
    -   La mancata conformità di Israele alle misure provvisorie della
        Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) di gennaio 2024 per
        prevenire il genocidio dimostra ulteriormente l’intenzione
        genocida.

Prove credibili inconfutabili

L’accusa di genocidio è supportata da: - Amnesty International: Il suo
rapporto del 2024 conclude definitivamente che le azioni di Israele
costituiscono genocidio. - Studiosi di genocidio e Olocausto: Esperti,
tra cui Raz Segal, classificano unanimemente il comportamento di Israele
come genocida. - Sopravvissuti all’Olocausto: Numerosi sopravvissuti
hanno pubblicamente condannato le azioni di Israele come genocidarie in
lettere aperte. - L’ex Primo Ministro Ehud Olmert: Nel maggio 2025, ha
denunciato la “guerra di sterminio” di Israele che comporta “uccisioni
indiscriminate, brutali e criminali”. - Rapporto dell’Unione Europea su
Gaza del 2024: Trapelato a novembre 2024, documenta crimini di guerra e
possibile genocidio, avvertendo contro la complicità.

Imperativi giuridici e morali

Obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio

La Convenzione sul genocidio impone un dovere assoluto ai suoi 153 Stati
parte di prevenire e punire il genocidio (Articolo I). La sentenza
dell’ICJ in Applicazione della Convenzione per la prevenzione e la
repressione del crimine di genocidio (Bosnia ed Erzegovina contro Serbia
e Montenegro) (2007) ordina agli Stati di impiegare tutti i mezzi
ragionevoli per prevenire il genocidio in presenza di prove credibili,
con il fallimento che costituisce complicità ai sensi dell’Articolo
III(e). Gli Stati parte sono giuridicamente obbligati a: - Implementare
sanzioni mirate ed embarghi sulle armi, come richiesto dalla Relatrice
Speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese. - Facilitare i
procedimenti giudiziari presso la Corte Penale Internazionale (CPI) o
tribunali nazionali competenti (Articolo VI). - Terminare ogni sostegno
militare, finanziario o diplomatico a Israele per evitare la complicità.

Lo Statuto di Roma della CPI (1998) autorizza il perseguimento di
individui per aver aiutato e incoraggiato il genocidio, senza immunità
per i funzionari pubblici (Articoli 25(3)(c), 27).

Responsabilità di proteggere (R2P)

La dottrina R2P, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
nel 2005, obbliga gli Stati a proteggere le popolazioni da genocidio,
crimini di guerra, pulizia etnica e crimini contro l’umanità. Il palese
fallimento di Israele nel proteggere i palestinesi, combinato con la
perpetrazione di atrocità, richiede un intervento internazionale, che
include: - L’imposizione di sanzioni mirate ed embarghi sulle armi, come
esortato dal Comitato Speciale delle Nazioni Unite (2024). - Il sostegno
alle indagini della CPI, come sostenuto da Human Rights Watch (2024). -
La promozione di misure del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
nonostante gli ostacoli dei membri permanenti.

Il mancato rispetto comporta il rischio di complicità, esponendo Stati e
funzionari a conseguenze giuridiche.

Responsabilità civile e penale per complicità

Gli Stati e i funzionari che persistono nel sostenere le azioni di
Israele sono responsabili per: - Procedimenti penali: Accuse della CPI
per aver aiutato e incoraggiato il genocidio ai sensi dell’Articolo
25(3)(c) dello Statuto di Roma, con potenziali incriminazioni rivolte a
funzionari che facilitano il sostegno militare o finanziario. -
Responsabilità civile: Decisione dell’ICJ per violazione degli obblighi
della Convenzione sul genocidio, come stabilito in Bosnia contro Serbia
(2007), esponendo gli Stati a obblighi di riparazione. - Responsabilità
nelle giurisdizioni nazionali e universali: I procedimenti giudiziari
possono aver luogo nelle giurisdizioni nazionali dei funzionari, o –
quando le autorità nazionali non agiscono – qualsiasi Stato può assumere
l’autorità di perseguire sotto la giurisdizione universale, garantendo
la responsabilità per complicità in genocidio, crimini di guerra o
crimini contro l’umanità.

I funzionari in Stati come gli Stati Uniti, che forniscono 3,8 miliardi
di dollari in aiuti militari annuali, e la Germania, che ha aumentato le
esportazioni di armi nel 2024, portano una profonda vergogna alle loro
nazioni consentendo la campagna genocida di Israele e affrontano
imminenti responsabilità civili e penali per la loro complicità e
negligenza nei doveri. Il rapporto dell’Unione Europea su Gaza del 2024
avverte esplicitamente che ignorare le prove invita alla complicità nei
futuri tribunali.

L’infamia morale duratura di Gaza e il regolamento storico

Lo sterminio sistematico a Gaza – oltre 50.000 morti, 1,9 milioni di
sfollati e una carestia orchestrata – sarà inciso come una macchia
morale indelebile sulla coscienza umana, simile all’eredità duratura
dell’Olocausto. La dichiarazione dell’Unione Africana del 2024 ha
definito le azioni di Israele senza precedenti nella storia umana. La
sentenza dell’ICJ di gennaio 2024, che ha confermato la plausibilità
delle accuse di genocidio del Sudafrica, sottolinea la gravità della
crisi.

I funzionari che continuano a sostenere Israele, in particolare negli
Stati Uniti e in Germania, saranno perseguitati senza sosta dalla
società civile. La loro complicità – attraverso veti alle risoluzioni
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la fornitura di aiuti
militari e il rifiuto di prove inconfutabili – li condannerà, insieme ai
loro Stati, al pantheon della vergogna storica per aver perpetuato
l’atrocità suprema di questo secolo.

Conclusione

Le azioni di Israele a Gaza costituiscono inequivocabilmente un
genocidio, con l’actus reus provato da uccisioni di massa, gravi
lesioni, carestia, prevenzione delle nascite e morti di bambini, e la
mens rea dimostrata attraverso una retorica genocida, il sostegno
sociale e la palese non conformità all’ICJ. Gli Stati parte sono
giuridicamente e moralmente obbligati, ai sensi della Convenzione sul
genocidio e della R2P, a imporre sanzioni, sostenere procedimenti
giudiziari e cessare la complicità, pena la responsabilità per aver
aiutato crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. Le
atrocità di Gaza segneranno per sempre la coscienza umana, e i
funzionari che sostengono i crimini di Israele porteranno vergogna alle
loro nazioni e saranno perseguitati senza sosta per la loro complicità
in uno dei più gravi fallimenti morali della storia.

Riferimenti chiave

-   Israel/Occupied Palestinian Territory: ‘You Feel Like You Are
    Subhuman’: Israel’s Genocide Against Palestinians in Gaza
-   Yes to Transfer: 82% of Jewish Israelis Back Expelling Gazans
-   Analysis | Jerusalem Day Flag March Reached a New Low: Mocking the
    Dead Children of Gaza
-   Opinion | ‘Death to the Arabs’ Champions of Settler Violence Now Sit
    in the Heart of Israel’s Government
-   Opinion | ‘Death to Arabs’: Palestinians Need International
    Protection From Israel’s Racist Jewish Thugs
-   Opinion | Enough Is Enough. Israel Is Committing War Crimes
-   Former Israeli PM Olmert explains why he believes his country is
    committing war crimes
-   Israel’s Smotrich says ‘not even a grain of wheat’ will enter Gaza
-   Law for Palestine Database
-   Israeli minister: Dropping nuclear bomb on Gaza ‘an option’
-   Amnesty International Siege Report
-   Jerusalem’s Flag March | Hundreds Chant ‘Death to Arabs’ as Israelis
    Rally in Jerusalem
-   Top genocide scholars unanimous that Israel is committing genocide
    in Gaza: Dutch investigation
-   Rome Statute
-   EU Officials Will Claim Ignorance of Israel’s War Crimes. This
    Leaked Document Shows What They Knew
-   Hind Rajab Foundations
-   ICJ Bosnia v. Serbia Judgment
-   HRW Report
-   Israeli opposition leader criticises killing ‘children as a hobby’
-   Application of the Convention on the Prevention and Punishment of
    the Crime of Genocide in the Gaza Strip (South Africa v. Israel) -
    Provisional measures